Quantum

Se l’uomo, animale diurno, dopo lo sviluppo della costanza dei colori,  anche durante i momenti della sua visione scotopica continua a dire che la rosa è rossa, come possiamo aspettarci assenza di pregiudizi e libertà mentale.

L’uomo sacrifica costantemente, in nome della stabilità del mondo, una parte della realtà e della sua soggettiva verità (persino sensoriale) e nega che la rosa di notte “è” grigia.

La realtà e la “verità” vengono così a coincidere con il concetto di quantità, la frequenza e il tempo passato ad utilizzare una visione fotopica, negando l’altra meno frequente. Se chiediamo a qualcuno se sa di essere “cieco ai colori la notte” lo vediamo trasalire. Senza necessità di un conflitto interiore egli non è cosciente della sua sensorialitá! Neppure quando gli chiediamo di rifletterci. Com’ è allora sperabile che egli sia sincero su eventi molto più complessi e dolorosi?

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